sabato 12 marzo 2011

Linguaggio

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venerdì 11 marzo 2011

Un augurio a tutte le DONNE!!

La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. In Italia questa celebrazione si è tenuta per la prima volta nel 1911: nel 2011 si è tenuto il primo centenario.

PERCHE' LA MIMOSA?

Nel settembre del 1944 si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, le prime giornate della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e di Teresa Mattei.
 
Negli anni del 1950, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le parlamentari Pina Palumbo, Luisa Balboni e Giuliana Nenni presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto.
Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.

mercoledì 9 marzo 2011

Libri sul linguaggio

I Segreti del SubconscioLinguaggio del corpo
I SEGRETI DEL SUBCONSCIO
(di Luciano Rizzo)
Il punto d'Incontro Edizioni
Pagine 174
Prezzo 10,90









 




Linguaggio dei fiori 
IL GRANDE LIBRO DEL LINGUAGGIO DEI FIORI
(di Pickles Sheila)
Gremese Editore
Pagine 186
Prezzo € 23,24












Il Simbolismo dei ColoriLinguaggio dei colori
IL SIMBOLISMO DEI COLORI
(di Claudio Widmann)
Magi Edizioni Scientifiche
Pagine 425
Prezzo € 35,00


giovedì 3 marzo 2011

..... Usanze di ieri ed oggi ....

L'usanza di associare a ciascun fiore un significato simbolico è antichissima, affonda le sue radici nella mitologia greca e romana, si ritrova nella tradizione orientale dove ha origine nella notte dei tempi. In Europa questa tradizione si consolidò in epoca medievale per poi svilupparsi nei secoli successivi, soprattutto in Inghilterra. Nel medio evo, i Cavalieri che partivano per le Crociate, presentandosi alla propria Dama con un viola sul cappello, lanciavano un messaggio inequivocabile che ancor oggi è rimasto nella tradizione "Non ti scordar di me. La maggior diffusione del linguaggio dei fiori si ha però in Inghilterra in eposa vittoriana. 


Alexander Lowen

(23 dicembre 1910 – 28 ottobre 2008, psicoanalista e psichiatra statunitense)
Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è imparato a leggerlo.

domenica 27 febbraio 2011

I COLORI DELLA NATURA

Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla,
ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza,
trasformano una macchia gialla nel sole.

venerdì 25 febbraio 2011



Lo sapevi che.....
Sembra che il colore trasformi le nostre percezioni. Kurt Goldstein, ricercatore americano, ha dimostrato che gli oggetti sembrano più grandi e pesanti sotto una luce rossa, più piccoli e leggeri con una luce blu.

QUALCHE CURIOSITA' SUI COLORI...

Prima degli anni Sessanta i chirurghi operavano indossando un camice bianco, e bianco era anche il lenzuolo dove stava il paziente da operare. Il risultato era che gli stessi chirurghi lamentavano un certo abbagliamento, ma non solo: dopo aver fissato il rosso del sangue che usciva dal paziente, dovendo distogliere lo sguardo per prendere uno strumento chirurgico succedeva loro di vedere, sul bianco dei camici e delle lenzuola, una macchia luminosa di colore verde-azzurro assai fastidiosa. Venne così introdotto l'uso di camici color verde-azzurro: la macchia verde su fondo verde non dava più fastidio e l'abbagliamento diminuì, ottenendo un minore stress ottico del chirurgo, a vantaggio del paziente.

sabato 12 febbraio 2011

E' bello pensare che gli uomini hanno migliaia di linguaggi
estremamente complessi per esprimere i loro pensieri più seri
e che un Europeo, un Indiano ed un Arabo esprimono la loro gioia
ridendo esattamente nello stesso identico modo